Category Archives: Poezie

Novità editoriali alla Fiera di Roma

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La Genesi Editrice sarà presente allo stand F02 alla 15ª edizione della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria. L’evento si tiene all’EUR Palazzo dei Congressi, Viale Kennedy 1 Roma, dal 7-11 Dicembre 2016
Gli orari di apertura al pubblico sono dalle 10 alle 20 tutti i giorni.
Sarà un’occasione per conoscere le ultime novità editoriali.
Chi farà un acquisto di almeno € 10 riceverà anche un omaggio natalizio.

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Dal catalogo delle novità 2016.

SCRITTORI ROMENI A BOOKCITY MILANO 2016

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Sabato 19 novembre 2016, ore 16.00
Presso MUDEC – Museo delle Culture del Mondo – Sala Culture del Mondo
Via Tortona 56, Milano
Intervengono:
Elena Liliana POPESCU, Florentina NITĂ, Diana CRISTEV, Menotti LERRO,
Antonio CAPONETTO, Violeta POPESCU
Per l’incontro Scrittori romeni a Bookcity Milano, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano propongono la presentazione di quattro libri pubblicati nel 2016 presso Rediviva, Genesi Editrice e Pellicano Edizioni.
Gli incontri offrono la possibilità di presentare alcuni dei progetti letterari più recenti pubblicati dagli invitati; libri bilingui italiano-romeno, che aprono il dialogo e danno voce a colore che hanno qualcosa di profondamente umano da condividere, favorendo l’incontro tra culture.
L’iniziativa, patrocinata dal Consolato Generale di Romania a Milano, si inserisce negli eventi promossi dalla Città di Milano per BOOKCITY e dal Tavolo di Lavoro Comunicazione ed Eventi Culturali – Forum Città del Mondo.
In programma:
• Canto d’amore di Elena Liliana POPESCU, Pellicano Edizioni (testo originale a fronte)
“una costante opera di scavo nei luoghi dell’anima, un continuo attingere alle sorgenti più profonde e spesso inesprimibili del sentire, il tentativo costante e umanamente inammissibile (eppure inevitabile) di “dire tutto”, oltre la limitatezza della parola, rivivendo dentro di sé l’esperienza del dolore, che pervade ogni fibra, che è anche dolore dell’altro e per l’altro, dolore intensamente vissuto, e condiviso al di là dell’umano” prefazione di A. Caponetto
• Strisce di carta / Fâșii de hârtie libro di poesie bilingue di Florentina NITA pubblicato da Genesi Editrice nella collana “Poeti senza cielo” curata dal poeta Menotti Lerro
“La poesia di Florentina Nita è quella di una timida sirena arrivata dal Mar Nero. E’ quella d’un ruscello di montagna in un ‘incerta primavera. I colori trattengono i profumi per animi predisposti all’emozione, lasciano sospesi, come chi guarda l’orizzonte per scorgervi un amore.” Menotti Lerro
“La poesia di Florentina Nita ci incanta con un monologo interiore dove piccoli e grandi frammenti di vita danno luogo a considerazioni sull’esistere che si tingono ora di tristezza ora di rimpianto. Le piccole liriche si susseguono, immergendoci in un clima malinconico, che attraversa i pensieri di coloro che hanno già vissuto molte esperienze.” Patrizia Serra
• Il Principe di Eugen BARBU, Rediviva edizioni (col. Quaderni Romeni ) traduzione di Diana Cristev
“L’elemento essenziale del romanzo Il Principe è un altro: la parabola. Eugen Barbu procede nel modo dei romanzieri moderni per i quali la storia non è altro che un punto di partenza per narrazioni con amare considerazioni.”
“Come Daniel Defoe – scrive Mircea Iorgulescu – ha trovato un’isola deserta per il suo Robinson, così Eugen Barbu ha scoperto nel mondo variopinto, pittoresco e sconosciuto dei fanarioti il palcoscenico ideale per il suo “malinconico” Principe. Poiché l’intero romanzo non è altro che un’immensa allegoria, una specie di “racconto filosofico” come il Candide di Voltaire.”
• Il sangue e il grano (1875-1890): gli ultimi anni di Vincent van Gogh / Sângele și grâul (1875/1890) Ultimii ani de Vincent van Gogh di Carlo d’URSO (Rediviva ed), testo bilingue italiano e romeno. Traduzione in romeno di Valentina Negritescu.
“Il testo che qui si presenta, Il sangue e il grano – scrive Emiliano Ventura nella prefazione – è un ritratto della complessa figura del pittore Vincent van Gogh, sotto forma di un commento a una raccolta epistolare del pittore con il fratello Theo, lettere che testimoniano la sofferta formazione dell’uomo e dell’artista. Alla voce del pittore si affianca, in controluce, la voce di Carlo D’Urso; nel suo commento sembra di sentire l’eco lontana dei traduttori e poligrafi medievali che appuntavano ai margini delle “Scritture” il loro pensiero, un’aggiunta di “verbo” al “verbo”, una superfetazione evangelica.
Foto dall’evento: #feliciafotoreporter©

Când trăirile devin versuri

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Articol apărut în revista ”Cronica Veche” nr.66-67/2016.

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Articol apărut în revista ”Cronica Veche” nr. 66-67 / 2016.
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Pagini de poezie bilingvă în revista ”Nomen Artis” nr.58/2016

Revista ”Nomen Artis / dincolo de tacere”, nr.58 & iunie 2016
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Evocando il poeta nazionale Mihai Eminescu

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Mihai Eminescu (Botoşani, 15 gennaio 1850 – Bucarest, 15 giugno 1889), pseudonimo di Mihail Eminovici, è considerato il più grande poeta romeno di tutti i tempi. La sua data di nascita viene celebrata come la Festa Nazionale della Cultura Romena.
La sua opera costituisce una sorta di spartiacque tra la letteratura romantica e la moderna letteratura romena. Infatti la letteratura romena si divide in due: quella di prima e quella di dopo Eminescu. Lo storico rumeno Nicolae Iorga, considera Eminescu come il padrino della moderna lingua rumena.
Mihai Eminescu è stato uno dei maggiori poeti non solo romeni, ma europei. Alcune scuole lo indicano addirittura come l’ultimo grande romantico europeo. La sua poesia attinge prevalentemente alle fonti popolari, in particolare religiose, della cultura romena, ma si è nutrita anche del romanticismo tedesco e francese (Lenau, Heine, Vigny, Lamartine, Hugo) e della filosofia di Kant e Schopenhauer. La grande curiosità intellettuale è stata attratta dall’idealismo tedesco, le filosofie orientali e la spiritualità greca. La sua opera costituisce una sorta di spartiacque tra la letteratura romantica e la moderna letteratura romena e comprende lunghi poemi filosofici, improntati al pessimismo, elegie e idilli amorosi, che prendono talvolta il tono della romanza, roventi satire sociali e politiche, suggestive leggende epiche.
Ricordiamo che il romanticismo è stato il corrente letterario del ventesimo secolo a coltivare la sensibilità, l’evasione nel passato storico, la contemplazione della natura, gli eroi eccezionali.
Poeta, filologo, scrittore, giornalista politico, ma ha fatto anche il bibliotecario e l’ispettore scolastico. Fu attivo nella società letteraria Junimea e fu un membro di spicco del Partito Conservatore Romeno. Fu anche redattore capo del quotidiano “Timpul” (Il Tempo) di Bucarest e giornalista del “Curierul de Iași” (Il Corriere di Iași) dell’omonima città. Le tare di famiglia, il durissimo lavoro, la vita disordinata, la forte contrastata passione per la poetessa Veronica Micle lo condussero alla pazzia e alla morte, all’età di 39 anni.
Traduzioni
Non so quanti italiani abbiano avuto l’occasione di conoscere, di leggere i nostri scrittori. Perché traduzioni in italiano ci sono, le prime già a partire dal 1906 fino ad arrivare ai nostri giorni, quando gli scrittori moderni sono quelli più presenti. Tra tutti, Eminescu è l’autore rumeno più tradotto in italiano in assoluto, come dichiarava in un’intervista il direttore del Dipartimento di filologia, letteratura e linguistica della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Pisa, professor Bruno Mazzoni, che insegna la lingua rumena da più di 25 anni. E pure il grosso pubblico italiano lo conosce ben poco. Per chi fosse interessato, lascerò un elenco delle traduzioni augurandoli che possa trovare qualcuna in circuito.
Le prime traduzioni sono dal 1906 (Venere e Madonna). Dalla considerevole produzione lirica, si ricordano le novelle Sărmanul Dionis („Il povero Dionigi”, 1872) e Cezara (1876, trad. it. 1925), il poema Memento mori (post. 1903) e il romanzo Geniu pustiu („Genio solitario”, post. 1904; trad. it. 1989). Nel 1927 viene pubblicato il volume di poesie nella traduzione e con le note di Ramiro Ortiz. Altre edizioni sono dovute alla traduzione di Rosa Del Conte (1989) e Marco Cugno (1990). Suo poema-capolavoro è il poema Luceafărul (1883) – tradotto it. come L’astro, 1927, Iperione, Espero, molto erroneamente come Lucifero (1989, Marin Mincu e Sauro Albisani).
Però, io credo che per chi si avvicina per la prima volta ad una cultura, per capire qualcosa dello spirito romeno si debba cominciare dai classici. Un po’ come si inizia il percorso scolastico di uno studente. Altrimenti, qualunque discorso, per quanto possa essere belo, rimane infondato .
E’ quello che proponiamo anche noi, ad ogni incontro interculturale, come un avvicinamento alle radici della nostra cultura, sulle quali si fonda la nostra spiritualità. Noi possiamo darvi solo lo spunto, di un invito alla lettura. Saremmo contenti se anche solo uno di quelli presenti si sentisse invogliato, dopo il nostro incontro, a cercare le poesie di Eminescu nelle biblioteche.
Suo poema-capolavoro è il (1883) – tradotto it. come L’astro, 1927, Iperione, Espero, molto erroneamente come Lucifero (1989, Marin Mincu e Sauro Albisani). Contiene 98 strofe a 4 versi per un totale di 392 versi. E’ un poema costruito sul tema filosofico del tempo e della condizione del genio nel mondo, a confronto con l’uomo semplice. Una visione assai pessimistica sul mondo che vive del tormento di Luceafarul tra eternità e amore, in una prospettiva sia spaziale che temporale. Il Luceafarul di Eminescu parla della solitudine e del genio incompreso del poeta nel mondo, poeta/stella capace di portare luce/verità agli uomini che non riescono ad accettare tali doni e lo lasciano deluso.
L’Iperione si innamora di una bella fanciulla a tal punto da pensare di rinunciare all’immortalità e alla sua condizione per avere la possibilità di mettere in pratica la relazione amorosa. E quindi si incammina verso il Creatore per chiedere la grazia. La descrizione del suo viaggio fra le galassie dell’universo è unica, una visione cosmica di una grande bellezza.

Luceafarul
(frammento, traduzione di Sauro Albisani)

Si mosse Lucifero. L’ali
gli crebbero nel cielo,
brucio millenarie calli
in un secondo solo.

Un mondo di stelle superno,
laggiù di stelle un mondo –
sembrava un lampo eterno
la in mezzo, vagabondo.

Vedeva d’intorno dai gorghi
del caos guizzare,
come accadde ai primordi,
immense luminare;

ed ecco nascendo l’accerchiano
come un mare… e lui vola, nuota,
pensier che la voglia soverchia,
fin quando scompare nel vuoto;

che giunge ove non c’e frontiera
ne occhio che s’orienti,
e invano anche l’attimo spera
di nascere dal niente.

E il niente, ed e nondimeno
la sete che l’arde e travia,
e un abisso
simile al cieco oblio.

Nel frattempo la ragazza lo tradisce con un paggetto di poco conto e, deluso dell’infedeltà, decide di tornare alla sua eternità celeste e fredda, siglando la solitudine cosmica del poeta, nel amore e nel mondo:

E lui come un tempo s’accende
sulle vette e sui boschi,
remoti deserti movendo
di rabide burrasche;

ne più come allora e caduto
dentro il mare dall’alto:
«Che t’importa, figura di luto,
se sarò io o un altro?

Nel circolo angusto vivendo
fortuna vi governa,
mentre io nel mio mondo mi sento
gelido ed eterno».

Florentina Nita, 15.06.2016

Liriche bilingue svolazzano nelle strisce di carta di Florentina Nita

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Strisce di carta / Fâșii de hârtie” si intitola il libro di poesie bilingue di Florentina Nita appena uscito alla Genesi Editrice nella collana “Poeti senza cielo” curata dal poeta Menotti Lerro, che lo introduce con questi commenti sulla bandella:
La poesia di Florentina Nita è quella di una timida sirena arrivata dal Mar Nero. E’ quella d’un ruscello di montagna in un ‘incerta primavera. I colori trattengono i profumi per animi predisposti all’emozione, lasciano sospesi, come chi guarda l’orizzonte per scorgervi un amore.
La grafica del libro si basa sulla riproduzione di alcuni particolari dai libri d’artista di Daniela Nenciulescu ispirati, a loro volta, dai testi lirici della poetessa.
Nella sua prefazione dal titolo “Un’ondata di melanconia” Patrizia Serra riassume le principali caratteristiche emerse da una lettura sensibile e raffinata:
La poesia di Florentina Nita ci incanta con un monologo interiore dove piccoli e grandi frammenti di vita danno luogo a considerazioni sull’esistere che si tingono ora di tristezza ora di rimpianto. Le piccole liriche si susseguono, immergendoci in un clima malinconico, che attraversa i pensieri di coloro che hanno già vissuto molte esperienze.”
Una breve biografia inserita sui risvolti della copertina del volume ricordano che Florentina Nita vive in Italia dal 2000 e che fino a oggi ha pubblicato 4 raccolte in lingua romena. Alcune delle sue poesie sono presenti in antologie e riviste letterarie. Ha contribuito con interviste e saggi all’Annuario “Impronte culturali romene in Italia” edito dal Centro Culturale Italo-Romeno Milano e partecipa attivamente alle manifestazioni culturali che coinvolgono la comunità romena in Italia.

Il libro in vetrina Genesi Editrice

Il libro in vetrina Genesi Editrice

www.genesi.org

Participare românească la prima ediţie a Festivalului International de Poezie de la Milano

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Centrul Cultural Italo-Român din Milano şi Editura Rediviva au răspuns invitaţiei de a participa la prima ediţie a Festivalului Internaţional de Poezie de la Milano, intitulată “Ocolul Poeziei în 80 de lumi”. Iniţiativa face parte dintr-un mai amplu proiect cultural care este Festivalul de Literatură din Milano şi a avut ca obiectiv principal să ofere un spaţiu propice de manifestare şi difuzare rostirii poetice și totodată de afirmare a valorilor culturale reprezentative multinaţionale afirmate în asociaţii, grupări şi centre culturale care activează în Milano, a revistelor, editurilor şi şcolilor. Pe parcursul întregii zile de 14 aprilie s-au derulat, în sălile şi curtea interioară de la MUDEC – Muzeul culturilor, zeci de întâlniri, recitaluri, prezentări de carte, dezbateri, în cadrul cărora protagonistă a fost poezia, acest limbaj universal, de inspiraţie divină, în zbaterea gândirii umane pentru percepţia lumii și aspirația către frumos. Un spaţiu la dispoziţie poate cam restrâns şi un timp acordat insuficient pentru numeroasele propuneri şi intervenţii în program, ca şi multor alte solicitări rămase pe dinafară. Organizatorii au fost plăcut surprinşi de entuziasmul stârnit, mai ales în rândul tinerilor, în condiţiile în care interesul pentru poezie, în general, pare destul de scăzut.
Prezenţa românească s-a concretizat în participarea la dezbaterile pe probleme editoriale legate de publicarea cărţilor de poezie, la care mai multe edituri importante au fost invitate, precum şi prin realizarea unui moment poetic intitulat ”Forse è arrivato il momento” (Poate că acum e momentul). Maria Floarea Pop şi Florentina Niţă au prezentat realizările editurii Rediviva şi deschiderea CCIR spre dialogul intercultural, promovarea şi susţinerea adevăratelor valori. Cele două cărţi alese pentru exemplificare, apărute în colecţia de poezie ”Phoenix” a editurii Rediviva, reprezintă două voci poetice legate a două destine umane care, în condiţiile unor evoluţii pe coordonate diferite, au ajuns să exploreze deopotrivă în profunzimile existenţei şi să transmită prin mesajul poetic reflecţii asupra sensurilor vieţii în general şi a unor experienţe dramatice trăite, în particular.
Festival-P8
Prin prezentarea volumului ”La grazia di casa mia” (Binecuvântarea casei mele) s-a dorit evocarea scriitorului brazilian Julio Monteiro Martins, emigrat în urmă cu douăzeci de ani în Italia şi dispărut prematur dintre noi, care a reuşit să extragă, cu mijloace poetice, din banalitatea cotidianului şi suferinţele vieţii în exil, teme profunde asupra existenţei şi a morţii. Poezia însăşi devine, în mod metaforic, refugiu şi amăgire, în momente în care dorul şi depărtarea de casă pot ucide, dar în acelaşi timp conştientizezi că nu mai este cale de întoarcere.
În cartea poetei Aura Christi apărută în 2015 în traducerea Mariei Floarea Pop sunt cuprinse poezii din ciclul ”Sfera de cristal”, precum şi un capitol de proză autobiografică şi de eseuri intitulat ”Din infern, cu dragoste”. O lirică feminină care tratează, de asemenea, teme fundamentale, de meditaţie profundă, în care curajul de a efectua călătorii metaforice exploratoare este însoţit de asumarea unei dimensiuni poetice sau de o analiză matură a problematicilor existenţiale.
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Poeta Florentina Niţă a răspuns apelului Festivalului, în colaborare cu Amnesty International, intitulat ”Poezia urgentă pentru Giulio Regeni”, adresat tuturor poeţilor care cred în puterea cuvântului împotriva nedreptăţii, a violenţei şi a abuzurilor, de a scrie o poezie dedicată figurii tânărului Giulio Regeni, ucis în mod bestial şi în condiţii încă neelucidate la Cairo. Florentina i-a dedicat o poezie intitulată ”Libertatea este condamnarea noastră” care a fost expusă pe un stativ, alături de alte zeci de mesaje asemănătoare de solidarietate, tipărite pe bileţele de culoare galbenă, culoare adoptată în campania publică de protest lansată pentru aflarea adevărului privind moartea cercetătorului italian.
Festival-P5
Participarea românească la această primă ediţie a Festivalului de Poezie de la Milano s-a bucurat de susţinerea unui grup de prieteni ai Centrului Cultural italo-român, dintre care amintim pe poeţii Menotti Lerro şi Doina Strulea. Din partea Consulatului General al României la Milano a fost prezentă d-na consul Iulia Adriana Cupşa-Kiseleff.

Invito al primo Festival Internazionale di Poesia Milano

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La casa editrice romena Rediviva è stata invitata a partecipare al primo Festival Internazionale di Poesia a Milano il giorno 14 maggio 2016 presso MUDEC, Spazio delle Culture Khaled Al-Asaad, Via Tortona 56, Milano. Un evento di poesia romena, inserito nel programma, dal titolo “Forse è arrivato il momento. Dialogo poetico tra culture”, a cura di Rediviva Edizioni e del Centro Culturale Italo-Romeno Milano, si svolgerà alle ore 15.45. Verrà presentato da Maria Floarea Pop e Florentina Nita un dialogo poetico, organizzato dal Centro Culturale Italo-Romeno e dalla Casa Editrice Rediviva di Milano, per dare voce a tutti quelli che hanno qualcosa di profondamente umano da portare agli altri, favorendo l’incontro tra culture e la condivisione in un mondo che non ha mai smesso di averne bisogno.
Con la presentazione dei libri: „La grazia di casa mia”, Ed. Rediviva 2013, di Julio Monteiro Martines, scrittore, docente universitario, poeta, sceneggiatore (1955-2014) e „La sfera del freddo. Dall’inferno, con amore” di Aura Christi, Rediviva Ed. 2015, traduzione in italiano di Maria Pop.

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Pagini de poezie în revista ”Nomen Artis”

”Nomen Artis – Dincolo de tăcere”, nr.57 /mai 2016
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